Beffarda. Difficile trovare un altro aggettivo per descrivere la situazione del tifoso laziale ai tempi del coronavirus. La settimana trascorsa è andata come è andata, questa non sarà troppo diversa. In condizioni normali vi avremmo detto che stavamo per recarci in una delle città più affascinanti del mondo, per giocarci una competizione tra le più importanti del mondo in uno degli stati più moderni del mondo. Fatto questo doveroso preludio, corre l’obbligo di dirvi che a meno che non abbiate aderenze molto prossime a Vladimir Putin o a qualcuno del suo ristretto Politburo, una trasferta a San Pietroburgo resterà per voi una chimera.
Mettiamoci il cuore in pace. È impossibile pensare di arrivare in Russia nelle attuali condizioni.
Già al momento della richiesta del visto d’ingresso, non sarebbe stato sufficiente esibire il candore ed il sorriso del Principe Myškin, il celebre “Idiota” protagonista del romanzo di Fëdor Dostoèvskij. È tra i palazzi e le strade della San Pietroburgo ottocentesca, sporche del fango della neve prossima al disgelo, che muoveva i passi silenziosi questo principe, un idiota molto particolare, portatore di una forte valenza simbolica. Un ingenuo, buono in ogni sua fibra, così convinto che la bellezza potesse salvare il mondo da essere, per questo, considerato, dalle persone normali, un individuo socialmente disadattato, un poveretto, un malato – appunto - di idiozia.
Perdonateci la digressione letteraria, ma vorremmo presentarvi San Pietroburgo facendovi respirare la dimensione romantica di questa città traboccante di storia, patria di geni della letteratura, della musica e dell’arte, che hanno reso questa parte di mondo un fortunato incrocio di rette parallele, inizialmente destinate a non incontrarsi mai.
Entriamo dunque in questi luoghi così carichi di suggestioni, proponendovi l’itinerario di 48 ore che avevamo studiato per noi stessi qualora fosse stato possibile partire al seguito della Lazio nel suo appuntamento con la Storia.
Cosa vedere a San Pietroburgo in (soli) due giorni? Andrete a spasso fra parchi e giardini di rose, musei straordinari e passeggiate lungo il Neva. A San Pietroburgo, la luce di sera sembrerà appigliarsi alle sottane della luna, implorando d’essere lasciata in pace ancora per un po’. Nelle Notti Bianche, il giorno si dilata e il tramonto è un profumo d’arancia che si dissolve nelle acque del Neva. La partita della Lazio coincide con l’inizio di novembre e le temperature non saranno certo quelle delle notti d’estate. Tuttavia, il clima sarà ancora gradevole, con temperature comprese tra i + 8 e i + 13 C°, e questo vi aiuterà a visitare la città lasciandovi stregare dalla sua straordinaria bellezza: cattedrali ortodosse dalle cupole e cipolla, residenze di Zar e giardini di rose, case di scrittori i cui versi ancora riecheggiano in strada, da Nabokov a Dostoevskij, da Puskin a Gogol’.
Cosa potrete vedere a San Pietroburgo - primo giorno.
Il Giardino d’Estate di Pietro il Grande: comincerete la giornata facendo tappa al giardino voluto dallo Zar Pietro il Grande. Il Summer Garden, sul lato orientale del Campo di Marte, vi apparirà come un’isola di 12 ettari circondata dalle acque della Neva. All’interno, statue, fontane e giochi d’acqua restituiscono il fascino di un giardino all’italiana costruito sul modello di Versailles. Non ve ne andrete prima di aver visto il monumento al favolista Krylon e scattato una foto davanti alle mitiche cancellate in ferro battuto dorato.
Passeggiando nel cuore della città - A questo punto si saranno fatte le 11. Lasciandovi alle spalle il parco, raggiungerete la Chiesa del Salvatore del Sangue Versato, con le colorate cupole a cipolla e l’interno completamente affrescato. Eretta nel punto in cui fu ucciso lo Zar Alessandro II, resta una delle attrazioni più visitate della città. Continuerete la full-immersion nella cultura russa con una visita al Russian Museum, la più completa collezione di arte russa del mondo, oppure vi concederete una parentesi letteraria, visitando la casa-museo in cui visse la famosa poetessa Anna Achmatova.
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Per pranzo vi suggeriamo una sosta da Yat! La troverete a pochi passi dal Palazzo d’Inverno e dalle collezioni del più grandioso museo del mondo, l’Hermitage. Accoglie gli ospiti in un ambiente informale, ma caldo e familiare. I piatti sono squisiti e preparati nella maniera tradizionale. Da provare la famosissima Olivier salad (l’insalata russa), i classici Pelmeni, tortelli in brodo ripieni di carne serviti con aneto e smetana e terminare con l’imperdibile cheesecake preparata con uno speciale formaggio locale. Il tutto accompagnato da vodka e kvas. Il prezzo? Lo Yat è uno dei nostri ristorantini EID: vale a dire, Economico Indimenticabile Delizioso.
Dopo questa incantevole pausa vi dirigerete verso l’Hermitage Museum. Nato dal sogno di Caterina la Grande, l’Hermitage è oggi un vastissimo complesso museale che comprende sei edifici collegati tra loro. Per le sue dimensioni, la visita di questo museo merita di essere organizzata con cura: meglio scegliere un tour guidato o almeno l’acquisto di un biglietto on-line “salta la coda”. Sapendo di avere il tempo alle calcagna, salirete lungo la scala dell’ingresso del Palazzo d’Inverno, in marmo, granito e oro, e non perderete lo splendido Pavillion Hall che custodisce il famoso Orologio del Pavone. Tra i molti capolavori esposti, cercherete il Suonatore di Liuto di Caravaggio, la Madonna Benois di Leonardo, la Signora in giardino a Sainte-Adresse di Monet, e la Donna con Frutto di Gaugain.
Dopo questa inebriante pomeriggio museale vi prenderete il tempo per un po’ di shopping in Nevsky Prospekt. È la strada principale di San Pietroburgo. Passeggiate fino al civico 28 ed entrate al Dom Knigi, o “Casa del libro”, un palazzo in stile Art Nouveau voluto dalla famiglia Singer per ospitarvi i propri uffici in Russia. Ancora oggi, resta la più grande libreria della città. Proprio di fronte sorge la Cattedrale ortodossa di Kazan, che custodisce una delle icone più amate dai russi, la Madonna di Kazan. Prima della visita regalatevi un caffè e una fetta di torta ai Magazin Kuptsov Yeliseyevykh, un esclusivo emporio amato dai gourmant di tutte le Russie!
Cena da Gosti - Prenoterete per tempo un tavolo in questo ristorante dagli arredi boho-chic, pieno di libri e pupazzi, specchi e fiori sempre freschi sulla tavola. Il menu varia, dai piatti della cucina russa ai classici internazionali. Qualsiasi sia la portata principale, chiuderete la vostra cena con una porzione di Sharlotka, torta di mele con gelato al caramello e cuore di frutti rossi, oppure chiedete della Pavlova. Naturalmente, anche Gosti è un altro dei nostri ristorantini EID, Economico Indimenticabile Delizioso.
Cosa vedere a San Pietroburgo il secondo giorno, quello della partita.
Recatevi al Centro Culturale Loft Project Etagi, un grande spazio espositivo che dal 2007 occupa un ex forno in via Ligovskij 74. Cinque piani di boutique, gallerie, cunicoli scalcinati, stanze d’ostello, caffè in una giungla di piante, spazi coworking e aree relax, oltre a una spettacolare vista sulla città dal tetto panoramico. Nel suo ricco programma vi sono anche performance, proiezioni cinematografiche e workshop. Sarà un tuffo nella cultura giovanile alternativa. La vostra sciarpa della Lazio non passerà inosservata!
Pranzo da Zoom Café, un luogo per romantici e sognatori, adatto per questo a tifosi della Lazio di tutte le età, un po’ hipster, un po’ da fiaba, un ristorante in cui pranzare tra album da disegno, giochi da tavola e matite colorate, per intrattenersi durante l’attesa e scarabocchiare qualcosa di creativo sulla tavola. ll menu è un libricino con illustrazioni divertenti e il conto arriva con caramelle alla frutta. Ordinate i bliny, frittelle di patate, con salmone: i migliori in città! Un altro indirizzo consigliato è Idiot (Moika Embankment, 82) per dei deliziosi bliny con caviale. I prezzi di questi due ristoranti? Vale la nostra regola aurea, solo ristoranti EID!
A questo punto, nemmeno le più visionarie atmosfere di Stravinskij potranno farvi dimenticare la vera ragione per cui siete qui. Si sta avvicinando l’ora della partita. Senza indugio, vi sposterete verso lo stadio di San Pietroburgo, la St. Petersburg Arena: si trova a Yuzhnaya doroga 25, ed è il campo di calcio più visitato di tutta la Russia.
Considerate che i tifosi che assistono alle partite casalinghe dello Zenit sono più di 1 milione all’anno, un record per il calcio russo. È modernissimo, costruito su una superficie di 287.680 mq ed ha una capienza di 68.000 posti. I progettisti, ispirati dal futuro e dal progresso, lo hanno costruito pensando ad una navicella spaziale mentre atterra sul golfo di Finlandia. L’edificio è alto 56,6 metri (come un palazzo di sette piani) e dispone di un campo roll-out, che permette di effettuare qualsiasi attività in qualsiasi momento dell’anno. Durante il Generale Inverno, un sofisticatissimo sistema di condizionamento d’aria, consente una temperatura “di funzionamento” all’interno dello stadio di +15 C°, anche quando all’esterno la temperatura non raggiunge i -10 C°
Ricordate che vi trovate in una metropoli gigantesca, con quasi il doppio di cittadini residenti rispetto a Roma! Organizzate per tempo il vostro arrivo allo stadio, che per la sua architettura andrebbe visitato anche indipendentemente da un evento sportivo. Potete consultare il modo più adatto a voi, magari utilizzando il servizio di navetta gratuita come riportato su: https://visitaresanpietroburgo.it/stadio-san-pietroburgo-zenit-arena/#Con_shuttle_gratuito
Per le due notti, vi raccomandiamo il Grand Catherine Palace Hotel, nel cuore della città, in Nevsky Avenue, 32: è un boutique hotel a 3 stelle meravigliosamente accogliente, all’imperdibile prezzo di 40 € per una camera doppia.
Saranno circa le 21:30 quando uscirete dallo stadio. Avremmo molti luoghi simpatici e divertenti da suggerirvi per una cenetta da dopo-partita. Sentirete un certo freschetto. Troverete sicuramente il posticino che fa al caso vostro in piena autonomia, passeggiando verso l’hotel, felici per la splendida giornata trascorsa. Sì, avrete seguito la Lazio, in una città magica, alla ricerca di un sogno chiamato Champions League!
La Lazio fa parte della nostra vita. No, questa trasferta non avremmo mai voluta mancarla, e invece!
Possano i Nostri giocare una bella partita nella magica San Pietroburgo, tornando a Roma con un grande risultato!
Forza Lazio!
Ugo Pericoli