In sette giorni, da mercoledì 28 a mercoledì 4 novembre, la Lazio conoscerà probabilmente il proprio destino in Champions. Perché, dopo lo squillo contro il Borussia, le possibilità di passare il turno sono aumentate esponenzialmente ed appare evidente che i due prossimi viaggi, prima in Belgio e poi a San Pietroburgo, assumeranno una importanza vitale. Ma poi ci sono le altre due gare all'Olimpico contro belgi e russi, obietterete. Certo, ma sarebbe meglio conquistare da subito punti pesanti per non aggravare di ulteriore stress le due gare casalinghe, potendo così giocare per due risultati su tre. Contro Bruges (nella foto l'impianto dove giocheremo) e San Pietroburgo (la prima sfida inizierà alle 21, la seconda alle 18,55) dovremo mettere in atto la stessa tattica adottata contro lo spauracchio-Borussia. Squadra racchiusa in quaranta metri, pronta a mordere in pressing e poi ripartire di rimessa. Entrambe le difese rivali non sembrano insormontabili ed anche i portieri - visti anche i riflessi filmati della gara di ieri svoltasi a San Pietroburgo - non paiono davvero Batman. Insomma, possiamo farcela. Certo, giocando come contro i tedeschi. Concentrati, compressi in pochi metri, con le due linee quasi attaccate e poi correndo all'impazzata in contropiede. Abbiamo risorse a sufficienza per prenderci i punti necessari per ipotecare la qualificazione. Senza aspettare le due gare di ritorno. Orientando da subito, nel giro di sette giorni, un passaggio del turno fondamentale per prestigio e credibilità. G.Bic.