Cari fratelli Laziali,

siamo ai titoli di coda di questo tribolatissimo campionato, dominato dall’Inter e dal Coronavirus. La pandemia ha messo in luce tutte le contraddizioni legate al mondo del calcio (non soltanto di quello italiano in verità) che sembrano averlo minato nel profondo. Un’esposizione finanziaria mediamente preoccupante per quasi tutti i clubs di casa nostra, eccezion fatta per la Società Sportiva Lazio. Tralasciando i casi ormai patologici da ipertrofia da debito, quelli di Juve, Milan, Inter e Roma, molte altre società sembrano in difficoltà. È stato un campionato abbastanza interessante, soprattutto per la lotta per i posti Champions e per la permanenza in Serie A; martedì, con il rocambolesco pareggio che ha condannato il Benevento con 90 minuti di anticipo, è venuta meno la suspense dell’ultima giornata. È stato il campionato delle partite a porte chiuse, un campionato probabilmente troppo lungo. A breve gli stadi dovrebbero riaprire. Come si comporteranno i tifosi? Festeggeranno i gol della propria squadra abbracciandosi senza ritegno, o prevarrà in loro il ricordo della minaccia di un rischio contagio? Finora abbiamo toccato con mano gli effetti più “pratici” del Coronavirus ma solo alla riapertura di cinema teatri discoteche e stadi, avremo la misura dell’impatto che il prolungato stato pandemico ha procurato sul nostro modo di essere. Argomenti forse prematuri e futuribili ed è bizzarro che ci troviamo a parlarne in questa sede, in una rubrica che guarda al passato.

Mentre vi scriviamo pensiamo a quanto sia difficile parlarvi di Sassuolo-Lazio, dopo la cocente delusione sofferta contro il Torino di Urbano Cairo. Non ce ne vogliano i sostenitori granata se pensiamo che il signor Cairo non si sia comportato correttamente con i nostri colori. Ci ha fatto male vedere lo sguardo perso nel vuoto di Simone Inzaghi all’errore di Ciro dal dischetto. È dunque un bene che questo campionato contraddittorio, deludente e condizionato dagli eventi esterni, finisca al più presto. Domenica sera ci aspetta il Sassuolo, una partita che è quasi priva di passato. Sappiamo che molti di voi andranno al mare o si concederanno la classica gitarella fuori porta.

A sera accenderanno distrattamente la televisione, più per un fatto di abitudine che altro. Diciamocela tutta: ci sentiamo un po’ disamorati ed anche la questione del rinnovo di Inzaghi dà il La a tutta una serie di interrogativi che non fanno stare tranquillo il tifoso della nostra. È dunque preferibile staccare la spina, poco importa che a breve inizieranno gli Europei, perché la Nazionale, al momento, ci appare come un’entità lontana ed astratta. Forse ci siamo semplicemente stancati, eppure sappiamo che arriverà quel momento preciso in cui ci scopriremo incapaci di poter vivere senza l’adrenalina dell’attesa di una partita di calcio. Ad inizio agosto inizieremo a fare congetture sui calendari e ci saremo scordati dei tamponi, di Cairo e delle partite perse malamente. Parleremo sicuramente della campagna acquisti, che stavolta non potrà non prevedere almeno otto nuovi arrivi tra titolari e riserve.

Cosa dirvi su questo Sassuolo-Lazio? Che non mancherà il grande ex Acerbi, il quale ha già scontato la sua squalifica nel turno di recupero col Toro. Francesco è apparso assai scarico nelle ultime uscite, fotografia fedele di tutta la Lazio attuale. Non abbiamo un particolare ricordo da presentarvi e quindi ci limiteremo a menzionare i pochi incontri fin qui disputati con i neroverdi in terra emiliana.

Sono solo 7, dal 2013 ad oggi: il bilancio è di 1 vittoria per loro, 2 pareggi e 4 nostre vittorie. Si segna tantissimo, 21 gol (7 da parte del Sassuolo e 14 da parte della Lazio), quasi 3 gol a partita, basta dunque quest’ultimo dato per farci capire che stiamo parlando di un incontro del calcio “moderno”. Lo scorso anno Caicedo ci fece esultare come pazzi, con il gol al 91’ che avrebbe fatto da apripista per l’ormai celebre “zona Caicedo”. L’unica sconfitta è datata 2015: sei anni fa il Sassuolo si impose per 2-1, gol di Berardi e Missiroli, e Felipe Anderson autore del gol della bandiera. Per la prima volta da quando il Sassuolo è in Serie A, la gara per noi non conta assolutamente nulla.

Dovremmo anche dirvi che il Sassuolo è in lotta con la asroma per la partecipazione alla neonata Conference League, ma è solo una nota di servizio.

Arrivederci al 22 agosto. Forza Lazio!
Ugo Pericoli