Cari fratelli Laziali,

senza stare a girarci troppo intorno, a questo punto è indispensabile una doppia impresa nel giro di cinque giorni.

Nell’ordine, prima la partita sul sempre difficile campo del Torino. Poi, a Firenze si vedrà.

Per il ricordo di oggi, vi proponiamo una vecchia sfida del Campionato 1970/71. Andammo a Torino per incontrare i Granata.

Il Campionato era appena iniziato, siamo solo alla III giornata.

Il Toro è guidato per il secondo anno di fila da Giancarlo Cadè. Alle 15 in punto, sfilano in campo Castellini, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Sala, Ferrini, Petrini, Maddè e Pulici. A disposizione ci sono il secondo portiere Franco Sattolo e Rampanti.

Quanto a noi, Juan Carlos Lorenzo ha deciso di lanciare il nuovo portiere. Si chiama Avelino Moriggi (ritratto nella foto in un allenamento a Tor di Quinto). Non è più un giovanissimo, ha 25 anni e un fisico possente. Apre la formazione seguito da Wilson, Legnaro, Governato, Polentes, Marchesi, Massa, Morrone, Chinaglia, Ferruccio Mazzola e Dolso. A disposizione del Mago, Di Vincenzo e Chinellato.

Pronti-via, Lazio in vantaggio! Siamo al 3' minuto, al primo pallone giocabile, Massa tira una fucilata che Castellini respinge alla meno peggio, Dolso s'impossessa del pallone e al volo mette dentro: 0 a 1.

Il Toro accusa il colpo, Chinaglia ha due occasioni per raddoppiare ma trova davanti a sé un grande portiere. Morrone, Governato e Massa giocano in leggerezza, con manovre efficaci e brillanti. Ancora Chinaglia manca di poco un’altra occasione, poi Mazzolino lo imita, sciupando due minuti più tardi l’occasione per raddoppiare e – forse – chiudere la partita.

Solo nel finale di tempo il Torino si affaccia dalle parti di Moriggi. Prima Pulici poi Sala si rendono pericolosi, ma Moriggi è sicuro nel neutralizzare il doppio tentativo granata.

Secondo tempo: il Toro si ripresenta con un atteggiamento più bellicoso, i nostri difensori sono chiamati a lavorare con maggiore intensità. Nonostante ciò, non mancano affatto le nostre azioni di rimessa. Al 7', Chinaglia s’impegna in un cost to cost ma, una volta a tu per tu con Castellini, ciabatta debolmente il pallone, vanificando quanto di buono fatto negli istanti precedenti.

È il nostro miglior momento. Quando, quattro minuti più tardi, Poletti stende Dolso, Michelotti estrae il rosso. A quel punto, pensiamo che il più sia fatto, che Chinaglia &. soci riusciranno a portare a casa l’intera posta.

Cadè rimprovera Poletti: ha lasciato in dieci i compagni proprio nel momento di maggior difficoltà. Getta nella mischia Rampanti, al posto dello spento Petrini.

Una mossa che cambierà la partita: appena entrato, Rampanti serve al centro dell'area un cross pennellato e potente. Puia stacca benissimo e con un mortifero colpo di testa brucia Moriggi. Siamo al 63’, a circa 2/3 del match.

Il Torino ci crede e si lancia in avanti con veemenza. Tuttavia, il nostro centrocampo riesce a far filtro con efficacia, Governato, Polentes e Marchesi, arpionano palloni e li rimandano in avanti, dove però le nostre punte, specie Chinaglia, risultano particolarmente imprecise.

Lorenzo decide di giocarsi la carta Chinellato, anche lui non più giovanissimo. Bruno Chinellato è al suo esordio in A.  Da poco entrato, proprio Chinellato effettua una stupenda conclusione al volo, costringendo Castellini all'intervento più difficile della sfida.

L’ultimo sussulto è del Torino, che vede la deviazione aerea di Pulici accarezzare la parte superiore della traversa.

Finirà così, una partita che avremmo ampiamente meritato di vincere con almeno tre gol di scarto. Troppe le occasioni gettate al vento. Per il Torino, un punto che non accontenterà i suoi tifosi, specie quelli più caldi, che assedieranno gli spogliatoi per ore. Solo a sera, con la scorta della Polizia, il signor Michelotti potrà ripartire verso casa.

È trascorso oltre mezzo secolo e sembra che alla Lazio non manchi, nel proprio DNA, la non invidiabile caratteristica di dilapidare le occasioni sotto rete. Quest’anno, per la verità, in porta abbiamo tirato assai meno, ma negli ultimi incontri abbiamo notato un miglioramento. Contro il Bologna abbiamo mancato due clamorose occasioni e abbiamo regalato un gol all’avversario. Con il Toro, giovedì sera, occorrerà maggiore fortuna. Ma anche, una maggiore precisione. Forza Lazio!

Ugo Pericoli