L'Avvocato Gian Luca Mignogna sul pacifico sit-in in programma venerdi' 4 novembre in Via Allegri a sostegno della rivendicazione per l'ex aequo dello scudetto del 1915.

"Abbiamo provato e stradocumentato negli ultimi anni tutto quel che accadde realmente nel campionato 1914/15, dalle istituzioni però è calato un silenzio assoluto e assordante sulla vicenda. Noi non smetteremo di lottare, finché non avremo avuto il giusto riconoscimento dell’ex aequo. Proprio per onorare i Caduti Laziali della Grande Guerra abbiamo organizzato il sit-in del 4 Novembre alle ore 15 davanti alla Figc. È stato autorizzato dalla Questura sul marciapiede di fronte alla sede di via Gregorio Allegri, dunque NON sul lato del palazzo della Federcalcio ma esattamente di fronte. Ringrazio tutti per l’ampia disponibilità nell’organizzazione di questo sit-in pacifico, non politico e aperto a tutti per creare un clima di festa. Invito coloro che interverranno a portare il tricolore dell’Italia ed i vessilli della Lazio. Illumineremo via Gregorio Allegri con i colori e la luce della verità, sperando che anche le idee delle istituzioni si illuminino. L’albo d’oro è falsato e il calcio italiano non può assolutamente andare avanti così. C’è un aberrante vulnus che va colmato e sanato, se non provvederà la Federazione coinvolgerò altre Istituzioni“.

L’ho chiamato ‘Sit-in degli striscioni’ perché le scritte parleranno per noi. Siamo già arrivati a quota 14 striscioni per testimoniare il ricordo di quella squadra, che avrebbe dovuto competere per il titolo nazionale e invece la Grande Guerra glielo impedì. Sembra che il sistema calcio non voglia riconoscere che esiste un clamoroso vulnus e concederci il giusto tributo morale e sportivo, per questo nella ricorrenza del 4 novembre ricorderemo le gesta dei nostri eroi. Saranno lette alcune poesie di Trilussa, saranno presenti Toni Malco e Gian Luca Cocola e un trombettista professionista suonerà prima “La Canzone del Piave” e poi “Il Silenzio” per ricordare il sacrificio dei nostri ragazzi sul Carso e sul Cadore. Sarà un programma che credo piacerà a chi sarà presente, arricchito anche da inni e performance artistiche. La nostra sarà una celebrazione civile, una protesta pacifica e una manifestazione bella da vivere“.