Si sgonfia (ovviamente, siamo il club che fa tamponi più di tutti gli altri clubs di A, figuratevi) il can-can mediatico sollevato da una parte dei media nella giornata odierna. Un'altra brutta figura, insomma, dopo i presunti allenamenti tre contro tre a Formello dello scorso giugno, il caso-Zarate (ricordate l'inchiesta de "Le Iene") e i correlati mezzi di pagamento, etc etc. È stato il Presidente di Futura Diagnostica, Massimiliano Taccone, il centro specialistico di Avellino a cui si rivolge la Lazio per processare i tamponi, a raccontare all' ANSA l'assoluta liceità dei comportamenti biancocelesti. "Tutti i calciatori della Lazio scesi in campo a Torino sono risultati negativi ai tamponi effettuati nei giorni precedenti, il trenta e il trentuno ottobre. Nei successivi test effettuati lunedì due novembre solo un calciatore ha riportato una bassa carica virale relativa al gene N, non specifico del Covid ma appartenente alla famiglia più generica del Coronavirus. Mentre gli altri due dei tre che non sono partiti per San Pietroburgo, e che per i laboratori UEFA, sono positivi, ai nostri esami sono del tutto negativi al Covid. Per quello che ci consta la Lazio ha rispettato alla lettera i protocolli". Con buona pace, speriamo, di chi stamane ha intentato un attacco con la grancassa. Puntualmente evaporato solo poche ore dopo perché maldestramente portato con le pistole ad acqua... G.Bic.