E’ profondo lo scontro in atto tra Governo e Serie A di calcio. Le società chiedono ristori e dilazione per il pagamento delle tasse: c’è mancanza di liquidità se è vero che gli ultimi incassi al botteghino sono stati registrati domenica 1 marzo 2020. E allora diversi Presidenti (De Laurentiis guida la cordata) hanno sensibilizzato Lega e FIGC sulla complicata situazione finanziaria del Sistema Calcio (per il secondo anno di fila senza gli introiti della campagna-abbonamenti), I clubs di A chiedono anche l’apertura degli stadi almeno al 75 per cento della capienza (con accesso consentito ai possessori di Green Pass), oltre a ristori economici e alla dilazione/rateizzazione degli oneri fiscali.

Il Governo - con l’intervento del Sottosegretario allo Sport Vezzali - ha dichiarato poche ore fa che “ristori alle società di A, che spendono ancora adesso, più di quanto incassano, sarebbero difficilmente comprensibili dai cittadini”. Come dire che lo scontro istituzionale è appena all’inizio. E non si esclude che le prime due giornate del prossimo Campionato - in programma ad agosto - possano clamorosamente saltare per uno “sciopero” indetto proprio dalla Serie A se le istanze dei clubs non siano almeno valutate dal Governo.

G.Bi.