Cari fratelli Laziali, 

abbiamo assistito, nella splendida cornice dell’Olimpico di venerdì sera, a quella che è stata, molto probabilmente, la migliore Lazio sarriana.

Un gioco asfissiante e continuo, bello a vedersi ma, soprattutto, mortifero per i nostri avversari. Mercoledì sera ci aspetta una partita più semplice, almeno sulla carta, dal momento che la Samp ha saputo imbrigliare una Juventus comunque non al meglio, prima di ruzzolare malamente in terra salernitana. 

Insomma, siamo già ai primi riscontri e - complice un calendario davvero molto fitto - avremo modo di farci un’idea sulle reali possibilità della Nostra di farsi largo in Campionato e in Europa nelle prossime due settimane.

Per il ricordo di oggi torniamo indietro all’8 febbraio 1970, la ventesima giornata del Campionato di Serie A 1969-70.

Vi parleremo innanzitutto di un giovanotto di 22 anni che non dorme da due giorni. Il suo allenatore è un argentino di mezza età con un carattere molto particolare. Gli comunica che la domenica toccherà a lui, ha infilato una manciata di gettoni nella cabina telefonica giù nella hall e ha chiamato casa: potranno sentire il suo nome alla radio durante “Tutto il calcio minuto per minuto”. La voce si sparge per tutto il Tufello. Giancarlo Oddi vestirà per la prima volta la maglia numero 2 della Lazio.

I giocatori e lo staff pranzano alle 11 e si dirigono subito verso Marassi. Giancarlo sbircia fuori dal finestrino, splende un bel sole su Genova, nonostante il freddo invernale. L’allenatore della Samp è una nostra vecchia conoscenza. Fulvio “Fuffo” Bernardini manda in campo questa formazione: Battara Sabatini Delfino Sabatini Spanio Garbarini Cristin Salvi Nielsen Benetti e Francesconi. 

Lorenzo ha fatto mille raccomandazioni al giovane Giancarlo. Tutto è pronto e possono così scendere in campo: Sulfaro Oddi Wilson Governato Papadopulo Marchesi Fortunato Massa Chinaglia Ghio e Morrone.

Si parte! Fortunato, Morrone, Governato e Massa sono in buona giornata, recuperano palloni e assistono a dovere le due punte, Chinaglia e Ghio. Siamo padroni del campo e, al minuto 30, al termine di una azione da calcio d’angolo, Ghio indovina un magnifico tiro al volo su cui Battara nulla può. 

La Samp, che fino a quel punto aveva retto l’ondata biancoazzurra, cede di schianto. Ancora Ghio, ben servito da Giorgione, manca un facile raddoppio in contropiede. Chinaglia è scatenato e - solo in extremis - Garbarini riesce ad evitare il nostro raddoppio. Nel secondo tempo il match mantiene lo stesso andamento: Lazio martellante, Samp traballante. Al minuto 50 Giorgione sbaglia un gol facile e, poco dopo, su assist di Ghio, conclude fuori di un soffio. 

Il gol, ormai, è nell’aria. Al minuto 59 c’è una rimessa laterale. Pallone per Morrone, cross al centro dove Long John, con un diagonale, supera Battara in uscita, il pallone sta scivolando fuori ma Garbarini va in confusione e lo spedisce nella propria porta per il più classico degli autogol: 0 a 2 per noi e tutti a casa. 

Fu un debutto facile per Giancarlo Oddi, ritratto nella foto,. Quella Lazio si sarebbe aggiudicato l’ottavo posto finale, una posizione che per quei tempi (e per quelle Lazio) non era affatto da buttare via. Comprenderete come oggi sia tutta un’altra storia, un altro mondo. 

Tuttavia, uno come il nostro Giancarlo Oddi non sfigurerebbe per niente nell’undici sarriano, ne’ come centrale ne’ come terzino, ruolo nel quale non siamo del tutto coperti. 

Siamo stati primi in classifica per una notte, seppure in coabitazione. Alla terza partita c’è già qualcuno che rimpiange il pareggio a reti bianche di Torino. Noi non siamo tra questi ma al contempo diciamo: a Genova si va solo per vincere! Forza Lazio ! 

Ugo Pericoli