Cari fratelli Laziali, ci siamo dovuti fermare proprio sul più bello. Siamo stati primi in classifica per più di una settimana, fino a quando una (bella) Juventus non ha regolato l'Inter con la meritata vittoria nell'ultima domenica prima dello stop. La situazione è tutta in divenire ma non ci perderemo in discorsi che non ci competono. Cerchiamo di parlare solo di Lazio, anche ora che la Lazio non c'è. Facciamo sempre volare alta la nostra Lazialita' perché quando sarà tutto finito (o quando la situazione lo permetterà) noi ci faremo trovare pronti. Vi lasciamo allora questo breve elenco, sette punti che vogliono essere un piccolo kit di sopravvivenza da usare ogniqualvolta sopraggiunge una crisi da astinenza-Lazio. 1. Pulisci la tua attrezzatura Il primo suggerimento prende spunto dagli inviti di queste ultime settimane: lavarsi le mani etc. etc. Vi chiediamo: quante volte è stata l'ultima volta che avere lavato la vostra sciarpa della Lazio? Beh, facciamo che non ve la ricordate. Sappiate che quella sciarpa, che vi ha fatto molta compagnia all'Olimpico, sui treni delle trasferte, che avete sfoggiato negli stadi di mezza Italia e nei bar di Ponte Milvio dopo ogni vittoria, tanto pulita non è. Approfittiamo di questa sosta forzata, allora, per farle un lavaggio, a mano, con acqua calda e detersivo, per almeno un'ora. Un leggero riasciacquo con acqua fredda sarà sufficiente per farla tornare splendente! Naturalmente non ci sarà bisogno di stirarla ed, anzi, qualora foste in possesso di un cimelio anni '70-'80 la stiratura sarebbe da evitare dal momento che molti di quei modelli non erano ricamati ma avevano le scritte e gli stemmi impressi con colori a caldo 2. Esponi la tua fede Dopo il lavaggio metti ad asciugare la sciarpa sul balcone di casa. Dal Trionfale al Tiburtino, da Casalotti alla Balduina, da Vigna Clara a Cinecittà illuminiamo la città con la nobiltà e la purezza dei nostri colori 3. Gioca con la storia Sicuro di sapere tutto sulla Lazio? Sapresti nominare almeno quattro ex giocatori (italiani) con il cognome terminante con la lettera n? Scegli un argomento a piacere e sfida il tuo amico di stadio in una sfida telefonica all ultimo rigore! 4. Impara una poesia Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico. Che avete capito? Questa la sapete: già conoscerla non è un requisito, semmai un pre-requisito di Lazialita'. Imparate questa, invece: Giacomo Bigiarelli, Aloisi, Balestrieri, Grifoni, Lefevre, Massa, Mesones, Venier, Luigi Bigiarelli. È grazie a loro se oggi sentiamo questa nostalgia per la maglia con l'Aquila sul petto: i nove soci fondatori della Società Podistica Lazio! Da Bigiarelli a Bigiarelli, in mezzo altro sette nomi da imparare a memoria! Prima della ripresa del Campionato, impariamo una nuova poesia. Per la nostra Lazialita' e per la gioia di Guido De Angelis. 5. Telefona alla nonna Le donne di un tempo sapevano tutte cucire a maglia. Molti (quasi tutti?) tifosi negli Anni Sessanta commissionavano la sciarpa alla mamma. Le sciarpe, così come le concepiamo oggi, sono una importazione culturale di matrice anglosassone scoppiata a metà degli Anni Ottanta. Fino alla fine degli Anni Settanta erano oggetti realizzati prevalentemente a mano, fatti in casa, con i gomitoli e i ferri. Le donne più esperte erano capaci di realizzare autentici capolavori. Sciarpe, cappellini, mantelli con i nomi della Banda Maestrelli e perfino lo scudetto tricolore. Lungi dall'invitarvi a uscire di casa, potreste ordinare i gomitoli su Amazon e farli pervenire all'indirizzo della nonna. Con una decina di euro, alla prossima partita all'Olimpico potrete sfoggiare una sciarpa personalizzata, con i nomi dei vostri giocatori preferiti, o con i cori più "gettonati" degli ultimi fantastici sei mesi. "Po-po-po-po, "avanti Lazio famoje tre gol", oppure frasi degli inni di Tony Marco e Aldo Donati per scrivere - con la dolcezza di un ricamo - "quanto è bello esse Laziali". Avrete un cimelio tutto vostro e avrete riempito i pomeriggi della nonna, dandole qualcosa di diverso da fare in questi giorni di clausura forzata. 6. Rimetti a posto il Subbuteo Ripassa le tattiche di Simone Inzaghi sul panno verde firmato Subbuteo. Se l'Xbox e la Play Station stimolano la velocità e l'emozione dello stadio, il Subbuteo consente di riappropriarsi della dimensione "fisica" del campo di pallone: ed infatti - per il suo realismo - questo gioco da tavolo è stato realizzato da tutti i più grandi tecnici del mondo come Bill Shankly, l'allenatore che diede il via all'esplosione del Liverpool a livello internazionale, a Helmut Schoen, il C.T. della Germania Ovest Campione del Mondo del '74 fino al nostro Maestro Tommaso Maestrelli. Scendi in cantina e rimetti in sesto la vecchia tavola! Un piacere intramontabile, un modo nuovo per stare insieme, di padre in figlio. 7. Pensa positivo! RESTA IN CASA. Poi lavora, ascolta musica, leggi, suona, canta, sogna, ama, dipingi, costruisci, ripara, pianifica i tuoi hobby, le tue vacanze. Pensa alle cose belle. Quando sei giù chiama un tuo amico della Lazio e ricordagli che tra qualche mese potremmo vincere lo scudetto. Ce lo auguriamo tutti. A presto Forza Lazio! Ugo Pericoli