“Ho avuto fortuna nella mia ancora giovane carriera. Perché sono passata da una famiglia bella come la Lazio ad una altrettanto coinvolgente come quella del Centro Sportivo Carabinieri”. Non ha dubbi Elena Micheli nel tratteggiare un momento saliente della sua carriera: già perché se in un ambiente ti trovi bene è automatico che rendi di più, offrendo grandi prestazioni. Ex liceale del “Giulio Cesare”, classe ‘99, Elena racconta i primi anni vissuti nella Lazio Pentathlon Moderno. “Il mio mentore è stato Maurizio Andreozzi (che fu anche Presidente della Federazione, ndr). Quello che all’inizio era un hobby si è trasformata in una cosa più grande. E poi l’esempio dei miei fratelli, anch’essi super-sportivi e pentathleti. Al Circolo delle Muse praticavo il nuoto, come tante altre ragazze che, a scuola, frequentavano le elementari. Poi la scoperta del Pentathlon, delle quattro altre discipline correlate. Nella Lazio ho colto grandi risultati. E’ sempre stata una Sezione vincente. Vi ha militato anche Claudia Cesarini, ora alle Fiamme Azzurre, più grande di me di età ma atleta bravissima. Nella Lazio ho vissuto giornate memorabili, intuendo che, grazie al Pentathlon, potevo costruire una grande carriera. L’ho lasciata nel 2017 per entrare a far parte del Centro Sportivo Carabinieri. Ma la porto sempre con me. Il 9 gennaio scorso la Lazio mi ha premiato come “atleta della storia” del Pentathlon. E, qualche giorno dopo, allo Stadio per Lazio-Napoli, il mio volto è apparso sul display dell’Olimpico assieme ai più vincenti atleti della ultracentenaria storia della Lazio! Come potrei non essere ancora vicina agli ideali della Lazio?” Già, cara Elena. Purtroppo dovremo aspettare oltre un anno per alzarci in piena notte, tifando per te ai Giochi di Tokyo... G.Bic.