A metà giugno cominceranno i Campionati di baseball ma la Lazio ha deciso di non partecipare ad alcuna competizione agonistica. Queste le dichiarazioni del Presidente biancoceleste Giuseppe Sesto. "Anche quest'anno, per il secondo anno consecutivo, la Lazio non parteciperà ad alcun Campionato. Sarà in conseguenza di una sorta di nemesi storica o della legge del contrapasso ma nel nostro DNA c'è la cultura sportiva unita alla determinazione di Giulio Glorioso, oltre che dei grandi Presidenti che, in passato, hanno fatto la storia non solo della mia società ma del baseball Nazionale e romano. Penso, ad esempio, a Tito Pende e a Giuseppe Ridarelli - che dal 1957 al 1966 decisero la sospensione delle attività agonistiche per dissensi con la Federazione - e penso a Giulio Glorioso che, nel 1984, fece addirittura cadere la Presidenza Beneck per questioni di principio e regolamentali di fronte alle quali noi Laziali siamo stati trasizionalmente e convintamente intransigenti. A noi le deroghe non piacciono: noi esigiamo cambiamenti epocali delle regole attuali, cambiamenti che nell'ultimo quadriennio abbiamo più volte suggerito senza essere ascoltati. Ma, soprattutto, respingiamo con forza - contrastandola - la necessità attuale affatto virtuosa quanto ormai, ahinoi, annosa, di essere costretti, come società sportive dilettantistiche e non, ad arrangiarci per provare a superare difficoltà economiche dovute alla impossibilità - soprattutto in ambito capitolino - di reperire sponsorizzazioni e fondi a sostegno dell'attività. Infine ribadisco che vogliamo investire sui giovani e sulla cultura relativa ai nostri sport e che dunque siamo protesi al futuro affinché nessuno possa dire - ne' ora ne' mai - che abbiamo mollato. Prendere o lasciare, siamo fatti così, noi siamo la Lazio: ad altiora nati sumus!". (Si ringrazia Stefano Lesti)