Certo, Dan Donato - con trasformazioni a ripetizione in apertura di gara - ha tracciato la rotta, portando la Lazio in vantaggio (mai il XV biancoceleste è stato sotto nel punteggio). Ma poi, in quel finale infuocato in cui eravamo in sofferenza, senza Donato - uscito per crampi - ma soprattutto in inferiorità numerica, i punti decisivi, con una trasformazione perfetta, li ha siglati lui,  Manfredi Albanese, classe 2001, un prodotto dell’inesauribile vivaio biancoceleste. Forse era scritto così, forse era giusto così…

G.Bi.