Una rivendicazione - supportata da una impressionante mole di documenti e riscontri probatori - che ha visto la luce ben cinque anni fa. Una richiesta legittima inoltrata alla FIGC. Una prima commissione di saggi che ha confermato la bontà dell'iniziativa: conferire alla Lazio lo scudetto ex aequo per la stagione 1914-15. Adesso, dopo cinque anni di attesa, ci si attende da un dirigente lungimirante come il Presidente Gravina e dal Consiglio Federale la ratifica del provvedimento di ex aequo. Magari entro la fine dell'anno per non scavallare anche il 2020 e aggiungere un altro anno solare alla giusta attesa dei nostri appassionati. Sarebbe davvero spiacevole assistere ad un ennesima "melina" della Figc, situazione a cui, inguaribili ottimisti, non vogliamo credere ne' tantomeno dare credito in queste assolate giornate di agosto. Sarebbe una oggettiva macchia del Governo del nostro calcio, una ferita ultracentenaria non sanata, un oltraggio al diritto e alle ricostruzioni storiche. Troppe incongruenze in questa storia, messe a nudo dall'Avv. Mignogna, da Pasquale Trane e da altri ricercatori. Ora è legittimo attendersi l'epilogo e la correlata delibera della Federcalcio: si assegni alla Lazio lo scudetto ex aequo 1915! G.Bic.