Come ogni settimana Andrea Vezzoli analizza le cinque notizie sportive maggiormente meritevoli di approfondimenti 1. TENTATIVI DI RIPARTENZA Il pericolo di contagio è alto ma il mondo del calcio prova a ripartire durante la convivenza con il coronavirus. Javier Tebas, Presidente della Liga, è fiducioso sulla ripartenza del campionato spagnolo per il 12 Giugno ed è ottimista sulla possibilità del contenimento del contagio, dal momento che cinque calciatori sono risultati positivi al coronavirus a fronte di 25 – 30 casi pronosticati all’inizio della pandemia in Europa. Il campionato è stato sospeso il giorno 08 Marzo e bisogna recuperare ancora undici partite. Sergio Ramos si fa portavoce dei sostenitori della ripresa del campionato a porte chiuse durante l’estate, soprattutto per evitare un tracollo economico per tutto il movimento e per la Spagna tout court. Bisogna ripartire, ma è necessario anche salvaguardare la salute degli atleti e degli operatori; l’auspicio che più volte abbiamo espresso è che non sia solo la logica economica a prevalere e a dettare le regole. Da piazzettadellosport.it, Coronavirus: la Liga fissa data e modalità per il ritorno, 11/05/2020. 2. SALUTE E IMPIANTI, UN BINOMIO DIFFICILE DA COMBINARE Proteggere la salute dei calciatori, con un occhio ancora più attento alle esigenze di bilancio: le società di calcio dilettantistico aspettano con ansia le direttive dal legislatore sull’emergenza sanitaria in corso, cercando di non intaccare troppo le già esigue casse societarie. In un periodo difficile da un punto di vista economico per tutto il settore, l’emergenza sanitaria ha accentuato da una parte alcune criticità del settore; dall’altra, ha evidenziato quanto sia importante poter usufruire di impianti che già ora possano essere di beneficio per il movimento. È il caso dello Stadio Comunale “Lepignano” di Capena: 1000 posti in un impianto nuovo che ha ospitato le gare di Passo Corese, Cittareale, Capena, Boreale, Juniores durante la stagione 2019 – 2020 fino alla sospensione dei campionati. Uno stadio gioiello per il movimento ma bloccato dalla burocrazia per la necessità di interventi dal costo di circa 5000 € che ne consentirebbero l’omologazione. Ma 5000 € euro sono troppi in un contesto economico come quello attuale: speriamo che il “Lepignano” per il prossimo anno possa continuare ad ospitare le partite del campionato dilettanti, impedendo al patrimonio umano e sportivo di cui è portatore di non disperdersi. Da Corriere dello Sport, Capena, lo stadio gioiello e le sue contraddizioni, 13/05/2020, pag. 37. 3. FASE DUE PER TUTTI, NESSUNO ESCLUSO Lo stop dovuto all’emergenza sanitaria è stato generale, ma la ripartenza (per ora) non è stata globale: lo sport paralimpico rivendica la mancanza di direttive per la ripartenza di un movimento in crescita prima dell’inizio del distanziamento sociale. Mancano soprattutto linee guida per gli atleti non vedenti e per chi usufruisce di protesi per lo svolgimento delle discipline sportive. Per questo il Comitato Italiano Paralimpico ha deciso di destinare 5 milioni di euro dalle proprie risorse alle Federazioni Sportive del Movimento Paralimpico. Un segnale non indifferente da cui ripartire. Da Corriere dello Sport, 5 milioni dal Cip a sostegno della base “, 13/05/2020, pag. 3. 4. UN CALCIO AL CONTAGIO Una sfida globale ad un nemico comune: anche per il calcio serve una strategia univoca che consenta di combattere il coronavirus nel modo più efficace possibile. Ne è consapevole Rafa Benitez, oggi allenatore in Cina, da sempre uomo di mondo, che nel suo sito internet ha pubblicato un reportage sulle differenze di approcci tra Asia ed Europa nella lotta contro la diffusione del contagio. L’Asia ha affrontato diverse pandemie negli ultimi anni: Sars, H1N1 e coronavirus. Ergo, l’esperienza anche dello sport asiatico puà essere di aiuto a quello europeo per adottare linee guida per il futuro. L’approccio T – M – T, tamponi – mascherine – tracciamento, è quello che sembra più efficace e che sarà adottato anche dalle Organizzazioni Sportive Europee. La metodologia deve essere chiara e, si spera, non solo al servizio delle logiche economiche. Da ilnapolista.it, Benitez racconta l’abisso tra Asia ed Europa nella lotta al virus, 14/05/2020. 5. UN SALTO PER LA VITA Una bella storia all’insegna dell’impegno e della dedizione: Vanessa Boslak, plurimedagliata atleta francese di salto con l’asta ritiratasi dopo le Olimpiadi Estive di Rio 2016, oggi lavora come fisioterapista in una clinica di Parigi e racconta la sua esperienza durante la crisi sanitaria. Il lavoro di Vanessa consiste nell’aiutare i pazienti che sono stati per molto tempo immobili su un letto di ospedale, cercando di aiutarli a muoversi dopo tanta inattività. Vanessa ha mutuato dalla sua disciplina due doti risultatate utili dopo l’emergenza: mantenere la calma e la concentrazione e vivere al momento, cercando di dare la consapevolezza ai propri pazienti che ogni miglioramento giornaliero è un piccolo passo verso la normalità. L’esempio tangibile di come lo sport e gli sportivi aiutino a vivere meglio. Da olympic.org, Vanessa Boslak: Sport helped me to handle the Covid – 19 crisis, 14/05/2020 Andrea Vezzoli