Archiviato il 2020, la Lazio Calcio a 5 femminile si prepara al primo appuntamento ufficiale dell’anno. Domenica prossima, l’equipe di Daniele Chilelli ospiterà, tra le mura amiche del PalaGems, il fanalino di coda del Pelletterie. Un impegno da non prendere assolutamente sottogamba, se le biancocelesti vorranno iniziare il girone di ritorno col piede giusto. L’IMPEGNO – “Dobbiamo trovare più continuità e per poterlo fare bisogna vincere" – premette Alessia Grieco, ritratta nella foto. "Servono, però, anche tante buone prestazioni, a mio avviso, perché ti permettono di acquisire tanta fiducia”. Guai, dunque, a considerare i tre punti già in tasca. “Non dobbiamo sottovalutare nessuno, neanche il Pelletterie”. Le capitoline si presenteranno al prossimo appuntamento forti di una prima parte di stagione ampiamente positiva. “Al di là della sconfitta col Montesilvano" – spiega la numero 20 - "siamo state brave, come squadra, ad affrontare tutte le partite con la testa. Anzi, forse è stato proprio quel ko a farci cambiare atteggiamento in allenamento e in gara”. OBIETTIVI – Il bilancio in casa Lazio è quindi positivo, sempre al netto, comunque, degli ostacoli derivanti dall’emergenza sanitaria. “In quest’anno, purtroppo, è davvero difficile parlare o descrivere il campionato, visti i continui rinvii – afferma la classe ’99. “Noi su questo siamo state fortunate, perché abbiamo giocato finora tutti gli incontri”. Il periodo delicato, tuttavia, non scoraggia affatto Grieco, che rilancia, con rinnovato entusiasmo, le ambizioni biancocelesti. “Secondo me, questa Lazio può arrivare lontano" – chiosa il pivot. "Ci saranno altre situazioni complicate, ma noi dobbiamo essere pronte: qualsiasi persona della squadra, staff compreso, punta ad arrivare il più lontano possibile in ogni competizione, per sperare in qualcosa di grande”. Un bel motivo in più per inaugurare il 2021 con la giusta marcia. Perché la strada verso quei traguardi importanti comincia proprio domenica prossima. (intervista rilasciata al portale www.ladyfutsal.com, che ringraziamo)