Doveva sostituire un Totem della nostra squadra come Matteo Leporale, il centroboa di mille battaglie, fermato da una frattura alla mano, ma Andrea Narciso, detto “Ciccio”, il 2000 di ferro della Lazio Nuoto, non si è abbattuto. Contro la Telimar Palermo, mica un avversario qualsiasi perché i siciliani hanno già raggiunto la Final Four di Coppa Italia, Narciso, soprattutto nel quarto tempo, ha suonato la carica. Segnando, in apertura di frazione, quelle due reti che hanno orientato il grande blitz ai danni della formazione siciliana. “Ciccio”, una vita nella Lazio. Arrivato otto anni fa e poi cresciuto, diventando, ad oggi, una dei valori aggiunti del nostro gruppo. Ha fatto parte delle Nazionali giovanili a Mondiali ed Europei, ha lentamente - ma inevitabilmente - plasmato il suo repertorio, riciclandosi con successo centroboa, lui che centroboa mai era stato nei primi anni in vasca. Ma nella vita si cambia, figuratevi nello sport... Tre reti contro Palermo, tre reti realizzate al portiere della Nazionale Nicosia, davanti al citti’ azzurro Campagna, seduto in solitaria sugli spalti del Foro. “Ciccio” Narciso ha scelto la Lazio per crescere ancora nonostante diversi clubs, in passato, abbiano bussato con forza alla porta del Presidente Moroli e del coach Sebastianutti. Ma la sua vita è qui, con quell’accappatoio con l’Aquila sul petto con cui lo vedete raffigurato in foto. Adesso “Ciccio” sogna con la sua Lazio. Aspettando le sfide di gennaio che potrebbero dare alla nostra squadra la clamorosa qualificazione al girone-scudetto. È il nostro 2000 di ferro, è il nostro centroboa del futuro. Chiamatelo “Ciccio-bomber”: Narciso applaudirà... G.Bic.