I vari casi di Covid riscontrati finora hanno spinto la Fin ad attivarsi. Stamattina si è svolta una video-conferenza tra il presidente Barelli e i presidenti delle varie società per esaminare la situazione e stabilire il da farsi. Dopo due ore di discussione si è giunti alla soluzione auspicata da molti: l'inizio del campionato di A1 maschile, previsto per domani sabato 3 ottobre, è stato rinviato (si parla di due settimane) per permettere il cambiamento della formula: niente più girone unico con 26 giornate di gara, ma un format più agile. Quale? Non è stato ancora deciso. L'ipotesi più probabile è una formula simile a quella della Champions League: le 13 squadre di A1 maschile nella regular season vengono divise in due gironi (forse con criteri geografici per limitare anche gli spostamenti) e le partite di ogni giornata di gara si effettueranno con concentramenti in sede unica (ad esempio tre partite a Genova e tre a Napoli) e con l'effettuazione di tamponi per tutte le squadre partecipanti prima e dopo ogni concentramento. Non è escluso che vengano abbinate più giornate di gara in uno stesso week end. A nostro avviso si tratta di una formula molto rischiosa. Il girone di Coppa Italia di Palermo ha dimostrato che i concentramenti in sede unica non sono l'ideale per evitare i rischi di contagio. E' preferibile, pertanto, una formula differente: una regular season più corta con le 13 squadre divise in due gironi "all'italiana" ma con partite in sedi differenti (come avviene attualmente) per un totale di giornate di gara dimezzato, sempre ovviamente con una gestione dei tamponi (vedi articolo in home page) più ottimale di quella attuale. (articolo tratto dal portale specializzato www.waterpolopeople.com, che ringraziamo - Nella foto il portiere della Lazio Nuoto, Slobodan Soro)