Si può pensare di vincere una gara segnando un solo gol nei primi due-quarti di gioco, ovvero in 16 minuti? Assolutamente no. Ed è stata questa impotenza offensiva, unita a errori in difesa, a generare lo stop interno contro il Posillipo che, nella seconda gara del girone-retrocessione, si è imposto per 9 a 7. Le già flebili speranze di restare in A1, insomma, perdono ulteriormente quota. La Lazio (1 a 5 a metà gara) si è poi parzialmente ripresa, arrivando addirittura a -1 dai partenopei a un minuto e più dalla fine. Ma era troppo tardi per poter credere al ricongiungimento e al sorpasso,
La squadra ha clamorosamente tradito in avvio, come se portasse sulle spalle la responsabilità di fare punti. Si è destata quando la situazione era ormai compromessa, lottando con cuore e mutua assistenza. Ma un Posillipo lucido e scaltro, soprattutto nel quarto tempo, si è assicurato la vittoria. Ora la Lazio è ancora di più con le spalle al muro: mai ha vinto in stagione, è ultima nella mini-classifica della poule-retrocessione e anche staccata. E, venerdì prossimo, ecco forse l’ultima chiamata nel derby al Foro contro la Roma dell’ex tecnico Tafuro.
G.Bi.