Marco Geppetti, ritratto nella foto, Cofondatore della Marcello Geppetti Media Company, figlio di Marcello, uno dei “paparazzi” più famosi della “dolce vita” di Via Veneto che fotografò i più grandi attori e le più belle attrici”

Come nasce l’amore per i nostri colori?

“Nasce come per tanti di noi, tramandata di padre in figlio. I Geppetti, mio nonno, mio padre, mio zio, erano della Lazio

Qual è la foto che hai scattato che ti rappresenta di più e quella che avresti voluto?
“Io non sono un fotografo sportivo o comunque non ho mai fatto foto di calcio. Il mio settore è lo spettacolo, il cinema e la televisione. Per l'agenzia di mio padre, la Troupe News, ho curato il settore televisivo. Ci sono però due foto che sono per me le più emozionanti della mia carriera.

Una è quella che ritrae Giorgio Chinaglia: posó per me durante una puntata di una trasmissione di Raffaella Carrà nei primi anni 90, mi tremava la mano e glielo dissi che era il momento più emozionante della mia professione . Giorgio mi sorrise e mi diede una pacca sulla spalla. La seconda, fu il il mio ritorno in Rai, dopo un po' di anni, che concise con l'ultimo servizio posato per i fotografi di Raffaella Carrà, che morì un po' di tempo dopo

La “tua” Lazio più bella?
In assoluto la Lazio di Tommaso Maestrelli


Come finirà questa stagione?
“In Champions ci siamo. Speriamo da secondi”

Un tuo giudizio su Mister Sarri?
“Un bene assoluto, da preservare, un maestro di calcio, la società dovrebbe dargli addirittura più potere nel settore tecnico dopo la qualificazione in Champions”

“Di padre in figlio” nel lavoro: raccontaci la figura di tuo padre e la storia della famosa foto?
Mio padre, Marcello Geppetti, oltre ad essere stato insieme a Tazio Secchiaroli, Carlo Riccardi, Elio Sorci e Rino Barillari uno degli storici fotografi del periodo della Dolce Vita è stato, insieme a Pietro Brunetti, il fotografo del Momento Sera, importante quotidiano romano all'avanguardia per quanto riguardava le immagini di calcio (è stato il primo quotidiano a usare i Photocolor).

Quindi da bambino vivevo l'emozione di ritrovarmi i miei idoli in poster bellissimi , che il Momento Sera pubblicava quasi con cadenza settimanale, firmati da mio padre. La foto di Giorgio Chinaglia che punta il dito verso la Curva Sud poteva scattarla soltanto Marcello Geppetti. Perché lo conosceva, puntava in ogni partita l'obiettivo su di lui e, quel giorno, che schiuse quasi definitivamente la strada alla Lazio per il titolo finale: Giorgio era caricatissimo oltre che molto nervoso. Io ero presente sugli spalti, dopo il rigore segnato vedo correre mio padre verso la Sud e lo vedo fermarsi improvvisamente davanti a Giorgio che, dopo aver gettato il pallone verso la curva, in un secondo la indica con il dito catturando in un istante una delle foto di sport più belle di sempre”

Segui altre Sezioni della famiglia biancoceleste?
Non attivamente ma mi fa piacere leggere ogni tanto delle altre gloriose Sezioni della Società Sportiva della quale sono innamorato sin da bambino”.

di Stefano Boccia