Parla a ruota libera Massimo Moroli, un’ora dopo la vittoria di Milano che ha consentito alla Lazio di raggiungere, ancora una volta, con una grande impresa, una sospirata e meritata salvezza. “Eravamo entrati in acqua” - racconta il Presidente della Lazio Nuoto, ritratto nella foto - “sapendo che, per salvarci, avremmo dovuto solo vincere. E abbiamo dato tutto. È stato un anno anomalo, in cui, ad un certo punto, la stagione pareva compromessa dopo le iniziali quattro sconfitte nel girone dei play-out. C’erano però delle grandissime attenuanti perché, a causa del Covid e della quarantena, non avevamo praticamente potuto allenarci per una ventina di giorni. Ecco perché in acqua avevamo poco fiato e una condizione fisica approssimativa. Dalla gara con la Florentia, invece, siamo rinati, vincendo tre delle ultime quattro gare, Devo dire grazie a Claudio Sebastiianutti e al suo staff, allora, capace di ridare slancio e sprint alla squadra nel periodo cruciale della stagione, quello in cui tutti ci davano per morti. Sicuro, è questa la salvezza più bella di quelle collezionate negli ultimi anni. Perché l’abbiamo ottenuta in un torneo anomalo, irreale, giocando una gara oggi e la prossima dopo venti giorni. Nei campionati passati venivamo da una stagione regolare intensa e completa, qui invece è stato tutto compresso e tutto dannatamente più difficile. 

Dopo che lAmministrazione comunale ci ha messo in mezzo alla strada, togliendoci la piscina della Garbatella, schierando vigili in assetto anti-sommossa come se fossimo dei criminali, sembrava tutto perduto, Era impensabile disputare un campionato di A1. Poi è prevalso l’amore per i colori sociali, ci sono state immense manifestazioni di affetto, I giocatori hanno rinunciato a qualcosa, regalandoci forza e voglia di reagire. E siamo partiti, preoccupati, certo, ma pure desiderosi di dimostrare che la Lazio ha una storia e un grande carattere, Non mi piace fare classifiche di rendimento ma credo che Soro, per il carisma mostrato nella gara di Milano e nelle precedenti, Leporale, che ha giocato con due falli sul groppone sin dai primi minuti, e Vitale siano stati i maggiori artefici di questa ennesima stagione. Che abbiamo iniziato senza Giorgi, uno dei nostri punti di forza in difesa, giova ricordarlo, 

Che futuro adesso ci aspetta? Innanzitutto faremo una cena gioiosa per celebrare insieme questa ennesima salvezza tutta cuore. E poi affronteremo le difficolta della prossima stagione, Rivogliamo da Roma Capitale la piscina della Garbatella! Ma lavoreremo da subito per pianificare la prossima stagione. Dovremo essere dinamici e concreti...”.

G,Bic.