Il successo della formazione femminile contro le ragazze del Butterfly, campionesse d’Italia in carica, certifica la bontà del progetto cominciato il 4 giugno, subito dopo la sconfitta contro il Cus Padova che spezzava i sogni delle ragazze biancocelesti.

La Lazio avrebbe meritato la promozione in Élite ma, come disse allora Giampiero Medda, forse la squadra non “era ancora preparata” per il grande palcoscenico. Si può essere d’accordo o meno con questa affermazione ma la cosa certa è che proprio da quella cocente delusione è nata la Lazio di oggi, una squadra capace di battere senza discussioni Galatea e Capitolina, di mettere in difficoltà il Butterfly nella gara d’andata e di superarla in quella di ritorno.


L’impresa compiuta dal gruppo biancoceleste, guidato da Giampiero Medda e Claudio Brocco, evidenzia di come le mosse della dirigenza siano state, fino a questo momento, lungimiranti. La scelta di gettare nella mischia, sin da subito, ragazze giovani e desiderose di crescere, si è rivelata azzeccata perché le atlete Under 16 si sono dimostrate capaci di far bene e stanno lavorando al meglio. Ludovica Pericoli, Charlotte Espositi, Francesca Pericoli, Camilla Venturini ed Eleonora Garritano sono state impiegate molto da Claudio che è stato ampiamente ripagato della fiducia a loro concessa.


L’innesto di nuove atlete, che si sono subite distinte per capacità tecniche e fisiche, ha dato brillantezza e sicurezza alla squadra. Flaminia Sarnari e Barbara Kiki Luk sono le atlete che, più di altre, hanno mostrato talento e grossa intelligenza. Si sono inserite immediatamente mostrando grande umiltà ed hanno contribuito in maniera decisiva alla qualificazione al secondo turno di Coppa Italia.


Grazie poi al prezioso contributo di Juan Pivetta, il preparatore atletico delle prime squadre, maschile e femminile, la squadra si è trovata ad affrontare questa prima fase della stagione con una forma più che accettabile. È una Lazio che corre, lotta, sa soffrire ma sa anche fare male. E una Lazio che può far sognare e che può arrivare lontano. Fino a dove, solo il tempo potrà dirlo. Il sogno continua e la prossima avversaria si chiama Polisportiva Ferrini.

(si ringrazia la Lazio Hockey su prato)